Due vittorie e una sconfitta per l’U14
– a cura di Federico Medana –
ASD BASKET CHIERI 37
CRF DENTIS CHIVAS VBF 70
CRF DENTIS CHIVAS VBF: GROSSO 19, VIARA 7, PAROLA 12 , SERVETTI 4, ABBANDONATI 4, RIBET 2, MASCARELLO, LAMI SEBEGO 6, IACOVIELLO 18
CRF DENTIS CHIVAS VBF 73
EUROTEC SAVIGLIANO 44
CRF-DENTIS-CHIVAS VBF: ABBANDONATI, GROSSO 20, IACONIELLO 23, LAMI SEBEGO 4, RIBET 1, SERVETTI, VIARA 15, PAROLA 6, DHO 2, CANELLI, GHISOLFI, RICCARDI 2.
CRF DENTIS CHIVAS VBF 46
A.B. CARMAGNOLA 57
CRF-DENTIS-CHIVAS VBF: ABBANDONATI 2, GROSSO 13, IACOVIELLO 6, LAMI SEBEGO 4, RIBET, SERVETTI, VIARA 17, PAROLA 4, DHO, MASCARELLO, GHISOLFI, RICCARDI.
Gli ultimi 3 incontri dei virtussini del 2006 hanno regalato 2 gioie ed una piccola delusione. La gioia deriva dal fatto di aver raggiunto il secondo posto in classifica dopo i primi 2 incontri, obiettivo assolutamente inaspettato ad inizio stagione; la delusione invece scaturisce dal fatto di non essere riusciti a mantenere la prestigiosa posizione, dopo l’ultimo incontro contro il Carmagnola. Tralasciamo un commento sui primi 2 incontri. Vista la differenza dei valori in campo, concentriamo l’attenzione sulla partita contro Carmagnola. Certo l’appuntamento non era sicuramente dei più agevoli in quanto i torinesi sono in un periodo particolarmente felice essendo riusciti, nel turno precedente, ad infliggere la prima sconfitta del campionato alla corazzata Asti. Eppure le aspettative erano alte in virtù dell’obiettivo di un miglioramento tecnico raggiunto dalla squadra negli ultimi periodi; invece i fossanesi sono scesi in campo non con la giusta concentrazione e convinzione, non riuscendo a mettere in pratica le contromisure idonee a superare una difesa particolarmente arroccata nel pitturato. Carmagnola, oltre ad annoverare tra le proprie fila due ragazzi molto alti, ha adottato una difesa unica in tutto il campionato e prevedeva tutti i giocatori chiusi in area. In questo modo i torinesi sono riusciti a limitare notevolmente le incursioni dei fossanesi costringendoli al tiro da fuori che, per ragazzi di questa età, rappresenta una soluzione a bassa percentuale di realizzazione. Ma la maggior colpa dei fossanesi è stata quella di non riuscire ad incrementare il ritmo di gara che rappresentava l’unica soluzione per arrivare al tiro prima che la difesa si arroccasse. Nonostante tutto, i ragazzi ce l’hanno messa tutta per rimanere incollati ai torinesi arrivando anche a -6 a pochi minuti dal termine, senza però dare l’impressione di essere in grado di rovesciare l’inerzia dell’incontro. La lezione che si può trarre dall’incontro è che le partite si giocano prima con la testa e poi con le gambe perché la convinzione nei propri mezzi fa fare cose che neanche ci si immagina.