Intervista al Presidente Dematteis da Piazza Grande
– a cura di Federico Medana da Piazza Grande –
Anche il basket, così come tutti gli sport, è stato sospeso in ogni categoria. In questo periodo di pausa anche l’Alcoolital Tekfire Crf VBF cerca di recuperare le energie per il finale di stagione (sempre che si riprenda), ma c’è anche il rischio che si debba ricostruire tutto dall’inizio sia dal punto di vista fisico e che mentale. Coach Andrea Dematteis lo sa perfettamente e non vede l’ora di ritornare a calpestare il parquet del Palazzetto, tornando ad allenare la prima squadra e i bambini.
Prima che chiudesse il Palazzetto per via del decreto, i giocatori come si allenavano?
Erano coscienti del problema. Avevano voglia di allenarsi e voglia di continuare a giocare a basket, seppur con qualche assenza e soprattutto sapevano che c’era il rischio di non giocare nel fine settimana.
Come lo stai vivendo personalmente, questo periodo?
Mi manca tanto allenare, venire a contatto con i giocatori e non solo con i grandi, ma anche con i bambini, visto che quest’anno mi è successo di allenarli.
Nell’ultimo periodo, prima della sospensione del campionato, la Virtus aveva realizzato buone prestazioni, vincendo contro Mondovì e Savigliano. Sei d’accordo?
Si. Nell’ultimo periodo siamo entrati in un meccanismo a nostro favore; con l’Atlavair Rivalta l’abbiamo buttata via, ma avremmo potuto vincere. E’ stato un momento di rinascita e purtroppo questa pausa, per cui sono completamente a favore, ci ha penalizzati dal punto di vista sportivo.
Qual è stata la partita che ti ha dato più fastidio perdere?
L’andata contro il Mondovì. Avevamo ancora tutta la rosa al completo; eravamo presenti solo fisicamente e non mentalmente. Ci è mancato il giusto atteggiamento e il giusto comportamento, infatti è stata la partita più brutta della stagione.
Invece la partita che ti ha dato più soddisfazione?
Assolutamente la vittoria contro Savigliano, giocata in casa per vari motivi, soprattutto la fase difensiva.
Sempre che si riprenda, cosa ti aspetti dai tuoi ragazzi? Sia in partita che in allenamento?
Ho paura che si debba ricostruire tutto da capo. Riprendere quell’entusiasmo che c’era quando siamo tornati a vincere. Il problema sarà anche il lato fisico, riprendere un certo ritmo; magari con la voglia si recupera prima, ma noi e le altre squadre partiremo allo stesso modo.
La salvezza dista pochi punti senza passare dai play out. E’ possibile?
Il nostro è un progetto per salvarci. Anche se abbiamo solo 8 punti e abbiamo buttato via qualche punto di troppo, tutto sommato tanto di capello ai ragazzi, di cui la maggior parte sono del 2002. Avendo giocatori giovani si trova l’entusiasmo per sfidare chiunque.
Qual è il rapporto tra te e i senior?
Il rapporto è onesto. Loro hanno in mano carte che a volte non giocano in maniera corretta per il bene della squadra. Quando c’è da fare i complimenti sono il primo a farli e quando le cose non vanno bene finiscono in panchina, così come tutti gli altri giocatori. Devono giocare come hanno fatto a Mondovì e nel terzo quarto contro Savigliano. E’ importante che giochino bene per tutti i 40 minuti e non solo per metà match.
Quanto fa comodo ad una squadra come la Virtus avere un top realizzatore come Ares Fiore?
Un giocatore come Ares è molto importante per noi. Ha una media di 30 punti a partita e una volta ha realizzato, perfino, circa 40 punti, ma può essere un’arma a doppio taglio perché se non c’è la collaborazione di tutti lui inizia a giocare da solo e quindi deve avere la consapevolezza che quando passa la palla ha a fianco giocatori che possono aiutarlo e viceversa.
Un bilancio fin qui dei ragazzi dell’U20?
Nel campionato di U20 nulla da dire. Abbiamo il secondo miglior attacco dei tre gironi; in difesa non tanto bene, ma si può migliorare. Puntiamo alle Final Four. Invece in prima squadra sono giovanissimi, sono partiti con entusiasmo, ma hanno patito; c’è stato un calo dinamico durante la stagione, ma poi individualmente tutti sono migliorati e anche a livello mentale, consci degli avversari che avrebbero dovuto affrontare. Ne approfitto per ringraziare tutti i dirigenti e in particolare Morra per il grande aiuto che ci sta dando in Società e tutti i genitori.